Le benedizioni di Nostra Donna

Item

Title

Le benedizioni di Nostra Donna

Printed Prayers Cat. Number

PP370

Publication Place

Florence

Printer/Publisher

Giovanni Baleni [Giouanni Baleni]

Date

1592

Language

Italian
Latin

Format

[4] c.; 8°

Description of Illustrations

Woodcut of the Annunciation on the title page

Impronta/Fingerprint

o.no o,za o,za o,za (C) 1592 (R)

Repository (Rights Holder)

Biblioteca Statale (Lucca)

Repository Call Number

Inventario LIA 34971
Collocazione E. V.h.8.19

Repository Catalog Link

Edit16/ISTC/USTC Number

CNCE 5273
USTC reference no.: 806719

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Matteucci, Luigi. Descrizione ragionata delle stampe popolari della Governativa di Lucca

Subject & Keywords

Annunciation

Object Type

chapbook
pamphlet
opuscolo

content

[1r]

LE BENEDIZIONI DI NOSTRA DONNA.

[Woodcut image of the Annunciation; The Virgin Mary kneels with her arms crossed over her chest in prayer as the Archangel Gabriel kneels with one hand raised in a sign of benediction; the dove of the Holy Spirit approaches on a ray of light; in a vaulted setting that resembles a church with columns with classicizing capitals that resemble fluted columns and domes are present tough they are small for the space; a sense of perspective is created by the checkered floor that recedes towards an outdoor setting which begins with an enclosed garden [hortus conclusus]—a symbol of the Virgin’s chastity deriving from the Song of Songs—with a hilly landscape beyond; in a decorative frame]

[MS annotation Dj Pomp.o O[r]j------------e’ cB.to-------]

[1v]

A Te con le man giunte inginocchiato
ricorro, ò dolce Vergine Maria,
madonna delle grazie in ogni lato,
che in Ciel ti posi col tuo ver Messia,
hora ti prego per Giesù incarnato
che da te grazia donata mi sia,
ch’io possa dire con gran diuozione,
MARIA le sante tua benedizzione.

Con humil cuore, e giusta riuerenza
io benedico tua santa nazzione,
sia benedetta tanta obedienza
& immensa virtù che in te regnone,
fontana di santissima scienza
c’hauesti la diuina inspirazione,
dal Padre eterno, ò gloria eccelsa, e sa[n]-
però sia benedetta tutta quanta. (ta

Sia benedetta ancor Maria serea
per quel saluto che tu riceuesti,
Aue, tu sola sei di grazia piena
Ecco la serua del Signor dicesti,
essendo di humilità tutta ripiena
dal Verbo eterno esaltarti vedesti,
in tanta gloria, & in tanto splendore
tu fusti benedetta dal Signore.
Tu

[2r]

Tu partoristi poi il figliuol di Dio
in Betelem, di Dauid la cittade,
in vn vil luogo, ma quieto, e pio
pieno di pace, amore, e caritade,
nato che fu con honesto desio
lo benedisse tua virginitade,
madre de peccatori alma colonna
benedetta sei tu sopra ogni donna.

Sia benedetto il Bue, e l’Asinello
che col fiato heber Giesù à riscaldare,
& il presepio doue giacque quello
e’l santo petto che l’vsò à lattate,
el pouero Giuseppo vecchiarello
che staua Giesu Christo à contemplare
figliuol del Re del Cielo, e di Maria
che le man rese à santa Anastasia.

Sia benedetto il gaudio, e l’allegrezza
che riceuesti da Dio quando fu nato,
che messe nel tuo cuor tanta dolcezza
conoscendo Giesu vero incarnato,
quando scese dalla Diuina altezza
dal Padre eterno à saluarci mandato,
e fe di mezza notte apparir giorno
a quei pastor che stauano iui intorno.
A ij Sia

[2v]

Sia benedetta quella Santa Stella
ch’apparse a gli tre Magi in Oriente,
che gli guidò per via sicura e bella
per fin che vidder Christo onnipote[n]te,
che era al coperto in vna cappannella
& inginocchio[ne] l’adororno humilme[n]te
offerendogli inceso, mirra, & oro
come signor dell’altissimo coro.

Sopra ogni donna benedetta sia
Vergine sacra senza pari al mondo,
colma d’honestà santa è leggiadria
quaranta dì, col tuo figliuol giocondo
in casa stesti, ò Vergine santa e pia
col gran Sig. del Cielo, e del profo[n]do,
doppò portato al tempio l’offeristi
perche osseruar la legge a pien volesti.

Lo mettesti in le man di simeone
che già gra[n] tempo l’haueua aspettato,
quando conobbe la sua redenzione
che il figliuol della Vergine era nato,
Nunc dimittis serum tuum parlone
per costui sarà il mondo liberato,
da tanta auuersitade, & hauren gloria
e’l popol d’israel haurà vittoria.
Sia

[3r]

Sia benedetto d’Egitto la terra
doue fuggi la Vergine Maria,
per scampare il suo figlio dalla guerra
d’Herode rio che vccider lo volta,
tanta gran pena nel suo cuor si serra
che sopra l’Asinel prese la via,
da Betelem in Egitto ella andò
si come l’Angel di Dio gl insegnò.

E nell’andare vn dattolo trouò
volse Giesu di quel frutto spiccare,
& infin fu la terra s’inchinò
quel frutto, che Giesu volse honorare,
sia benedetto quel che ne leuo
di su la cima, e poi lo fe rizzare,
sia benedetto questo santo segno
che’l dattolo fe à Dio sup[er]no, e degno.

Sia benedetto, che di dodici anni
nel tempio co’ Dottori disputaua,
se lor gran falsità, l’ire, e gl’inganni
con ragione viue Giesu gli mostraua,
sia benedetto le pene, e gl’affanni
di Maria quando afflitta lo cercaua,
e poi trouò nel tempio il suo figliuolo
nel mezzo de i Dottori vincente e solo.
Sia

[3v]

Sia benedetto quando nel diserto
stesi quaranta giorni a digiunare,
Giesu figliuol di Dio vero, e perfetto
che penitenzia sua volse mostrare,
sia benedetto quello che ha sofferto
dal mal demonio che l’andò à tentar
sia benedetta la sua santa vita
cosi Maria graziosa, alta, e gradita.

Sia benedetta la santa passione
di Giesu che pati per noi sul legno,
la morte, il sangue, e la tribolazione
che fece l’huom del Paradiso degno
sia benedetta la resurrezzione
e questo volse passare ogni segno,
il tuo figliuolo Vergien superna
allhora aperse i ben di vita eterna.

Prima andò al Limbo abisso pauroso
col Confalon della santa vittoria,
trassene il popolo santo, & amoroso
e quel condusse à la superna gloria,
legò Satanasso iniquitoso
nel fondo della terra a gran memor[ia]
come Signor del Cielo, e della terra
chi serue à Giesu fugge ogni guerra
Sia

[4r]

Sia benedetto il di che Giesu santo
Sali in Cielo fra tanto splendore,
sia benedetto lo Spirito Santo
che sopra te mandò il Saluatore,
sia benedetto il gaudio hauesti tanto
quando venisti il santissimo ardore,
sopra la sacra, e santa compagnia
dunque tu donna benedetta sia.

Sia benedetta l’vltima giornata
quando moristi, e poi risuscitasti,
in mezzo del’Angelica brigata
col Verbo eterno in Paradiso andasti,
dunque fusti da Dio incoronata
de la santa virtù, che al mondo amasti,
madre de’ peccator pace e concordia
vera fontana di misericoridia.

Sia benedetto tutti i Serafini
che ognun cantando ti glorificauano’,
sia benedettto tutti i Cherubini
che ognnuno a pieno vi magnificauano
le Podestadi, i Troni, alti e Diuini
ogn’vn velocemente ti laudauano,
gl’Angeli santi, e tutto il Paradiso
mai non son sazij di vererui in viso.
Sempre

[4v]

Sempre laudata, e benedetta sia
la madre di Giesu nostra auuocata,
da pestilenza ci guardi, e malattia
ancor ci guardi l’vltima giornata,
da ira, e da odio, e trista compagnia
ci guardi, e sia à te racomandata,
l’anima d’ogni buon fedel Christiano
acciò che al fine, al Paradiso andiano.

I L F I N E.

In Firenze appresso Giouanni Baleni.
M D X C I I.