LE BENEDIZIONI DI NOSTRA DONNA.
Item
Title
LE BENEDIZIONI DI NOSTRA DONNA.
Printed Prayers Cat. Number
PP366
Alternative Title
Le benedizioni di nostra donna
Publication Place
Florence
Printer/Publisher
Giouanni Baleni [Giovanni Baleni]
Date
1586
Language
Italian
Latin
Format
[4] c.; 8°
Description of Illustrations
Woodcut of the Annunciation on the title page
Impronta/Fingerprint
o.no o,za o,za o,za (C) 1586 (R)
Repository (Rights Holder)
Biblioteca Statale (Lucca)
Repository Call Number
Inventario LIA 33534
Collocazione E.V.h.8/36
Collocazione E.V.h.8/36
Repository Catalog Link
Edit16/ISTC/USTC Number
Edit16 CNCE 5272
USTC reference no.: 806088
Edit16/ISTC/USTC Permalink or URL
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Matteucci, Luigi. Descrizione ragionata delle stampe popolari della Governativa di Lucca (Milan: Cogliati, 1911)
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Later edition (1592) in the Biblioteca Statale di Lucca, Inventario LIA 34971, Collocazione E.V.h.8.19, Edit16 CNCE 5273
Subject & Keywords
Our Lady
Annunciation
Virgin Mary
Archangel
Gabriel
The Virgin
Madonna
Object Type
chapbook
pamphlet
opuscolo
content
[1r]
LE BENEDIZIONI DI NOSTRA DONNA.
[Woodcut image of the Annunciation; The Virgin Mary kneels with her arms crossed over her chest in prayer as the Archangel Gabriel kneels with one hand raised in a sign of benediction; the dove of the Holy Spirit approaches on a ray of light; in a vaulted setting that resembles a church with columns with classicizing capitals that resemble fluted columns and domes are present tough they are small for the space; a sense of perspective is created by the checkered floor that recedes towards an outdoor setting which begins with an enclosed garden [hortus conclusus]—a symbol of the Virgin’s chastity deriving from the Song of Songs—with a hilly landscape beyond; in a decorative frame]
[1v]
A Te con le man giunte inginocchiato
Ricorro, ò dolce Vergine Maria,
madonna delle gratie in ogni lato,
che in Ciel ti posi col tuo ver Messia,
hora ti prego per Giesu incarnato,
che da te gratia donata mi sia,
ch’io possa dire con gran deuotion,
M A R I A le sante tua benedittione.
Con humil cuore, e giusta riuerenza,
io benedisco tua santanatione,
sia benedetta tanta obedienza,
& l’immensa virtu che in te regnone,
fontana di santissima scienza,
c’hauesti la diuina inspiratione,
del Padre eterno, ò gloria eccelsa, e santa
pero sia benedetta tutta quanta.
Sia benedetta ancora Maria serena,
per quel saluto che tu riceuesti,
Aue, tu sola sei di gratia piena,
Ecco la serua del Signor dicesti,
essendo di humiltà tutta ripiena,
dal Verbo eterno esaltar ti vedesti
in tanta gloria, & in tal splendore,
tu fusti benedetta dal Signore.
Tu
[2r]
Tu partoristi poi il figliuol di Dio,
in Betelem, di Dauid la cittade,
in vn vil luogo, ma quieto, e pio,
pieno di pace, amore, e caritade
nato che fu, con honesto desio
lo benedisse tua viginitade,
madre de peccatori alma colonna,
benedetta sci tu sopra ogni donna.
Sia benedetto il Bue, e l’Asinello,
che cole fiato hebber Giesu a riscaldare,
& il presempio doue giacque quello,
e’l santo petto che l’vsò à lattare,
el pouero Giuseppe vecchiarello,
che staua Giesu Christo à contemplare,
figliuol del Re del Cielo, e di Maria,
che le man rese à santa Anastasia.
Sia benedetto il gaudio, e l’allegrezza,
che riceuesti da Dio quando fu nato,
che messe nel tuo cuor tanta dolcezza,
conoscendo Giesu verbo incarnato,
quando scese dalla Diuina altezza,
dal Padre eterno à saluarci mandato,
& fe di mezza notte apparir giorno
à quei pastor stauano iui intorno.
A 2
[2v]
Sia benedetta quella santa Stella,
che apparse à i tre Magi in Oriente,
che gli guido per via sicura e bella,
per fin che vidder Christo omnipotente
ch’era’al coperto in vna cappannella,
e inginocchion l’adororno humilmente
offerendogli inceso, mirra, & oro,
come signor de l’altissiimo choro
Sopra ogni donna benedetta sia
vergine sacra senza pari al mondo
colma d’honestà santa e leggiarda,
quaranta di, col tuo figliuol giocondo
in casa stesti, o Vergine santa e pia
col gran signor del Cielo, e del profondo
doppo portato al tempio l’offeristi,
perche osseruarla legge apien volesti.
Lo mettesti in le man di Simeone
che già gran tempo l’haueua aspettoa
quando conobbe la sua redentione
che il figliuol della Vergine era nato
Nunc dimittisseruum tuum parlone,
per costui sarà il mondo liberato
di tanta auuersitade, & haren gloria,
e’l popul d’Israel haurà vittoria
Sia
[3r]
[S]ia benedetto di Egitto la terra
doue fuggi la Vergine Maria,
per scampare il suo figlio da la guerra
d’Herode rio che vcciderlo volia,
santa gran pena nel suo cuor si serra,
che sopra l’Asinel prese la via,
da Betelem in Egitto ella andò,
si come l’Angel di Dio gl’insegnò.
[ ] nell’ andare vn dattolo trouò,
volse Giesu di quel frutto spiccare
& insin su la terra s’inchinò
quel frutto, che Giesu volse honorare
[s]ia benedetto quel che ne leuò
[ ]in su la cima, e poi lo fe rizzare,
[ ]ia benedetto questo santo segno,
[ ]he’l dattolo fe à Dio superno, e degno.
[ ] a benedetto, che di dodici anni,
[n]el tempio co’Dotori disputaua
[ ]e lo gran falsità, l’ire, e gl’inganni,
[ ]on ragion viue Giesu gli mostraua,
[ ]ia benedetto le pene, e gl’affanni
[ ]i Maria quando afflitta lo cercaua,
[ ] poi trouo nel empio il suo figliuolo
[ ]el mezzo dei Dottor vincente solo..
[3v]
Sia benedetto quando nel diserto
stesti quaranta giorni a digiunare
Giesu figliuol di Dio vero, e perfetto,
che penitentia sua volse mostrare,
sia benedetto quello che ha sofferto
dal mal demonio quando lo tentaua,
sia benedetta la sua santa vita,
cosi Maria gratiosa, alta, e gradita.
Sia benedetta la santa passione
di Giesu che pati per noi sul legno,
la morte, il sangue, e la tribulatione
che fece l’huom del Paradiso degno,
sia benedetta la resurrettione,
& questo volse passare ogni segno
il tuo figliuolo Vergine superna,
allhora apperse i ben di vita eterna.
Prima andò al limbo abisso pauroso
col Confalon della Santa vittoria,
trassene il popul santo, & amoroso,
& quel condusse à la superna gloria,
& legò Satanasso iniquitoso,
nel fondo della terra à gran memoria
come Signor del Cielo, e della terra,
che chi serue à Giesu fugge ogni guerra.
[4r]
Sia benedetto il di che Giesu santo,
Sali in Cielo fra tanto splendore,
sia benedetto lo Spirito Santo,
che sopra te mandò il Sauatore,
sia benedetto il gaudio hanesti tanto,
quando venisti il santissimo ardore
sopra la sacra, e santa compagnia,
dunque tu donna benedetta sia.
Sia benedetta l’vltima giornata,
quando moristi, e poi rrisuscitasti,
in mezo de l’Angelica brigata,
col Verbo eterno in Paradiso andasti,
dunque fusti da Dio incoronata
de la santa virtu, che al mondo amasti,
madre de’ peccator pace, e concordia,
vera fontana di misericordia.
Sia benedetto tutti i Serafini,
che ognun cantando ti glorificauano,
sia benedetto tutti i Cherubini,
che ognuno à pieno vi magnificauano,
le Poestadi, i Troni, e Serafini
ogn’vn velocemente ti laudauano,
gl’Angeli santi, e tutto il Paradiso,
mai non son fatij di vederui in viso.
Sempre
[4v]
Sempre laudata, e benedetta sia
la madre di Giesu nostra auuocata,
da pestilenzia ci guardi, e malattia,
anchor ci guardi l’vltima giornata
da ira, da odio, e trista compagnia,
ci guardi, e sia à te raccomandata
l’anima d’ogni buon fedel Christiano,
acciò che al fine, in Paradiso andiano.
I L F I N E.
Stampata in Fireze Appresso Giouann[i]
Baleni l’anno. MDLXXXVI.
LE BENEDIZIONI DI NOSTRA DONNA.
[Woodcut image of the Annunciation; The Virgin Mary kneels with her arms crossed over her chest in prayer as the Archangel Gabriel kneels with one hand raised in a sign of benediction; the dove of the Holy Spirit approaches on a ray of light; in a vaulted setting that resembles a church with columns with classicizing capitals that resemble fluted columns and domes are present tough they are small for the space; a sense of perspective is created by the checkered floor that recedes towards an outdoor setting which begins with an enclosed garden [hortus conclusus]—a symbol of the Virgin’s chastity deriving from the Song of Songs—with a hilly landscape beyond; in a decorative frame]
[1v]
A Te con le man giunte inginocchiato
Ricorro, ò dolce Vergine Maria,
madonna delle gratie in ogni lato,
che in Ciel ti posi col tuo ver Messia,
hora ti prego per Giesu incarnato,
che da te gratia donata mi sia,
ch’io possa dire con gran deuotion,
M A R I A le sante tua benedittione.
Con humil cuore, e giusta riuerenza,
io benedisco tua santanatione,
sia benedetta tanta obedienza,
& l’immensa virtu che in te regnone,
fontana di santissima scienza,
c’hauesti la diuina inspiratione,
del Padre eterno, ò gloria eccelsa, e santa
pero sia benedetta tutta quanta.
Sia benedetta ancora Maria serena,
per quel saluto che tu riceuesti,
Aue, tu sola sei di gratia piena,
Ecco la serua del Signor dicesti,
essendo di humiltà tutta ripiena,
dal Verbo eterno esaltar ti vedesti
in tanta gloria, & in tal splendore,
tu fusti benedetta dal Signore.
Tu
[2r]
Tu partoristi poi il figliuol di Dio,
in Betelem, di Dauid la cittade,
in vn vil luogo, ma quieto, e pio,
pieno di pace, amore, e caritade
nato che fu, con honesto desio
lo benedisse tua viginitade,
madre de peccatori alma colonna,
benedetta sci tu sopra ogni donna.
Sia benedetto il Bue, e l’Asinello,
che cole fiato hebber Giesu a riscaldare,
& il presempio doue giacque quello,
e’l santo petto che l’vsò à lattare,
el pouero Giuseppe vecchiarello,
che staua Giesu Christo à contemplare,
figliuol del Re del Cielo, e di Maria,
che le man rese à santa Anastasia.
Sia benedetto il gaudio, e l’allegrezza,
che riceuesti da Dio quando fu nato,
che messe nel tuo cuor tanta dolcezza,
conoscendo Giesu verbo incarnato,
quando scese dalla Diuina altezza,
dal Padre eterno à saluarci mandato,
& fe di mezza notte apparir giorno
à quei pastor stauano iui intorno.
A 2
[2v]
Sia benedetta quella santa Stella,
che apparse à i tre Magi in Oriente,
che gli guido per via sicura e bella,
per fin che vidder Christo omnipotente
ch’era’al coperto in vna cappannella,
e inginocchion l’adororno humilmente
offerendogli inceso, mirra, & oro,
come signor de l’altissiimo choro
Sopra ogni donna benedetta sia
vergine sacra senza pari al mondo
colma d’honestà santa e leggiarda,
quaranta di, col tuo figliuol giocondo
in casa stesti, o Vergine santa e pia
col gran signor del Cielo, e del profondo
doppo portato al tempio l’offeristi,
perche osseruarla legge apien volesti.
Lo mettesti in le man di Simeone
che già gran tempo l’haueua aspettoa
quando conobbe la sua redentione
che il figliuol della Vergine era nato
Nunc dimittisseruum tuum parlone,
per costui sarà il mondo liberato
di tanta auuersitade, & haren gloria,
e’l popul d’Israel haurà vittoria
Sia
[3r]
[S]ia benedetto di Egitto la terra
doue fuggi la Vergine Maria,
per scampare il suo figlio da la guerra
d’Herode rio che vcciderlo volia,
santa gran pena nel suo cuor si serra,
che sopra l’Asinel prese la via,
da Betelem in Egitto ella andò,
si come l’Angel di Dio gl’insegnò.
[ ] nell’ andare vn dattolo trouò,
volse Giesu di quel frutto spiccare
& insin su la terra s’inchinò
quel frutto, che Giesu volse honorare
[s]ia benedetto quel che ne leuò
[ ]in su la cima, e poi lo fe rizzare,
[ ]ia benedetto questo santo segno,
[ ]he’l dattolo fe à Dio superno, e degno.
[ ] a benedetto, che di dodici anni,
[n]el tempio co’Dotori disputaua
[ ]e lo gran falsità, l’ire, e gl’inganni,
[ ]on ragion viue Giesu gli mostraua,
[ ]ia benedetto le pene, e gl’affanni
[ ]i Maria quando afflitta lo cercaua,
[ ] poi trouo nel empio il suo figliuolo
[ ]el mezzo dei Dottor vincente solo..
[3v]
Sia benedetto quando nel diserto
stesti quaranta giorni a digiunare
Giesu figliuol di Dio vero, e perfetto,
che penitentia sua volse mostrare,
sia benedetto quello che ha sofferto
dal mal demonio quando lo tentaua,
sia benedetta la sua santa vita,
cosi Maria gratiosa, alta, e gradita.
Sia benedetta la santa passione
di Giesu che pati per noi sul legno,
la morte, il sangue, e la tribulatione
che fece l’huom del Paradiso degno,
sia benedetta la resurrettione,
& questo volse passare ogni segno
il tuo figliuolo Vergine superna,
allhora apperse i ben di vita eterna.
Prima andò al limbo abisso pauroso
col Confalon della Santa vittoria,
trassene il popul santo, & amoroso,
& quel condusse à la superna gloria,
& legò Satanasso iniquitoso,
nel fondo della terra à gran memoria
come Signor del Cielo, e della terra,
che chi serue à Giesu fugge ogni guerra.
[4r]
Sia benedetto il di che Giesu santo,
Sali in Cielo fra tanto splendore,
sia benedetto lo Spirito Santo,
che sopra te mandò il Sauatore,
sia benedetto il gaudio hanesti tanto,
quando venisti il santissimo ardore
sopra la sacra, e santa compagnia,
dunque tu donna benedetta sia.
Sia benedetta l’vltima giornata,
quando moristi, e poi rrisuscitasti,
in mezo de l’Angelica brigata,
col Verbo eterno in Paradiso andasti,
dunque fusti da Dio incoronata
de la santa virtu, che al mondo amasti,
madre de’ peccator pace, e concordia,
vera fontana di misericordia.
Sia benedetto tutti i Serafini,
che ognun cantando ti glorificauano,
sia benedetto tutti i Cherubini,
che ognuno à pieno vi magnificauano,
le Poestadi, i Troni, e Serafini
ogn’vn velocemente ti laudauano,
gl’Angeli santi, e tutto il Paradiso,
mai non son fatij di vederui in viso.
Sempre
[4v]
Sempre laudata, e benedetta sia
la madre di Giesu nostra auuocata,
da pestilenzia ci guardi, e malattia,
anchor ci guardi l’vltima giornata
da ira, da odio, e trista compagnia,
ci guardi, e sia à te raccomandata
l’anima d’ogni buon fedel Christiano,
acciò che al fine, in Paradiso andiano.
I L F I N E.
Stampata in Fireze Appresso Giouann[i]
Baleni l’anno. MDLXXXVI.