Narratione dell'anuntiatione di Nostra Donna. E della natiuità di Iesu Christo con l'Aue Maria e la Salue Regina esposta

Item

Title

Narratione dell'anuntiatione di Nostra Donna. E della natiuità di Iesu Christo con l'Aue Maria e la Salue Regina esposta

Printed Prayers Cat. Number

PP365

Alternative Title

Narratione dell'anuntiatione di Nostra Donna. E della natività di Iesu Christo con l'Ave Maria e la Salve Regina esposta
Storia dell'Annunciazione

Publication Place

[Florence?]

Date

[1550?]

Language

Italian
Latin

Format

[6] c. ; 8°

Description of Illustrations

Woodcut on title page

Impronta/Fingerprint

lolo doto doto doto (C) 1550 (Q)

Repository (Rights Holder)

Biblioteca Statale (Lucca)

Repository Call Number

Inventario LIA 32808
Collocazione E.V.h.8/33

Repository Catalog Link

Edit16/ISTC/USTC Number

Edit16 CNCE 61320

Edit16/ISTC/USTC Permalink or URL

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La poesia religiosa. I cantari agiografici e le rime di argomento sacro. A cura di A. Cioni, p. 67. n. 1

Note

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Biblioteca universitaria Alessandrina (Rome) -- variation

Subject & Keywords

Annunciation
Nativity
Ave Maria
terza rima
Virgin Mary
The Virgin
Madonna
Archangel
Gabriel
evening prayer

Object Type

chapbook
pamphlet
opuscolo

content

[1r]

NARRATIONE
DELL’ANVNTIATIONE
DI NOSTRA
DONNA.

EDELLA NATIVITA.
DI IESV CHRISTO

Con L’Aue Maria E la Salue.
Regina Esposta.

[Woodcut image of the Annunciation; The Virgin kneels before a prie-dieu with arms cross over her chest as the Archangel Gabriel kneels holding three lilies; od appears above in a radiant cloud and sends a dove on the rays toward the Virgin Mary; set in a Renaissance-style classicizing architectural setting with arched vaults; a checkered floor creates a sense of perspective that leads towards a landscape in the distance; below the words AVE. MARIA. GRATIA. PLENA. are incorporated as a caption in the woodcut image; all surrounded by. decorative frame]

[1v]

blank

[2r]

Madre di Christo Imperatrice vera
Pace del peccator vero consiglio
Tu sei nel colmo della santa spera
Vnita insieme cole Padre, e col Figlio
Vergine santa immaculata, e vera
Volgi ver me con amoroso ciglio
Che dir io possa con deuotione
La sacra e santa tua Annuntiatione.

Molti anni innanzi fu profetizato
come il figliuol di Dio douea venire
di cielo in terra giusto immaculato.
e poi douea d’una vergine vscire
senza corruttion d’alcun peccato
in su la croce poi douea morire
pagando el prezzo del peccato antico
e far si co i Christiani fedele amico.

Parla il vangelo in santo Luca pieno
si come piacque al superno Signore
per darci el ben, che mai non verra meno
& trarci fuora del eterno dolore
vn A’ngelo mandò dal cielo sereno
irpieno di sua gratia,e. di suo amore
il qual per nome Gabriel si dice
diuoto, humile, mansueto, e felice.

[2v]

In Galilea andò l’Angel di Dio
nella città di Nazareth entrato
in casa d’vn huom pien di buon desio
Ioseph da ciascuno era chiamato
e sposo di Maria diuoto e pio
e fu dal padre eterno ordinato
di casa di Dauit, e nata quella
vergine gloriosa, humile, e bella.

L’Angelo entrato nella habitatione
di Maria gloriosa humile e pura
la qual trouò con Salmi, & oratione,
staua eleuata alla diuina altura
l’Angelo di Dio si pose in ginocchione
a salutar quella santa figura,
spargendo raggi del superno Sole,
& mosse le santissime parole.

Dio ti salui Maria piena di gratia,
teco è il Signor del cielo, e della terra
per te la longa voglia sia satia
de santi padri, che stanno in tanta guerra
vdendo quella in breuissimo spatio,
di pallido color diuentò quella,
turbata, e imparuita pel sermone
a contemplando tal salutatione.

[3r]

Frà se dicendo chi puo esser questo
che senza aprir le porte, e dentro entrato
col suo parlar santissimo, e honesto
dalla parte di Dio m ha salutato
l’Angel rispose humilmente, e presto
non dubitar Maria, ch’io son mandato
di cielo in terra a te glorioso, e pio
tu hai trouato gratia appresso Dio.

L’Angel gli disse tu concepirai
si come piace à Dio vn sol figliuolo
quando sia il tempo lo partorirai
senza dolore alcuno affanno, e duolo
Iesu per dritto nome el chamerai
costui sara beato al mondo solo
sara da tutto il mondo honorato
dell’altissimo Dio figliuol chiamato.

Maria rispose a l’Angelo benedetto
col suo parlar santissimo, e profondo
come può esser quel che tu m’ha detto
che huomo non conosco in questo mondo
el corpo mio è immaculato, e netto
vergine pura col bel far giocondo
honesta e senza vitio ti riuelo
l’anima mia le volta al Re del cielo

[3v]

Poi che l’amor di Dio, e in te tanto
vergine gloriosa e benedetta
L’Angel gli disse lo Spirito santo
sopra di te verrà vergine eletta
el qual ti obumbrerrà per ogni canto
e la tua cognata santa Elisabetta
e vn tal frutto di te nascerane
vero figliuol di Dio si chiamerane.

Maria rispose a l’Angelo beato
ecco l’Ancilla del nostro Signore
a me sia fatto come hai parlato
all’hor dal ciel dicese el creatore
nel purissimo ventre immaculato
il verbo eterno, e vero Redentore
qual fu cagion d’aprirci el santo regno
che si serrò per trapassare il segno.

Per la humilità grande di Maria
tutti siam salui pur che noi vogliamo
perche le tanto gratiosa, e pia
che redemisti el peccato d’Adamo
però preghiamo lei tutta via,
che alla fine noi ci ritorniamo
nel glorioso, e santo paradiso,
a contemplarci in sieime à viso à viso. Amen.

[4r]

Ottauiano disse; io veggio vn cerchio d’oro
vna donna bella par dentro vi sia
vn putto in braccio ; dimmi chi son costoro
rispose la Sibilla gl’è Maria;
col suo figliuol che d’ogni tenitoro
lui è Signor’ & è vero Messia,
lui è maggior di te sel vuoi honorare
credere in lui, & con fede adorare.

Inginocchioni si misse Ottauiano
& adorò Giesu diuotamente
e diè risposta al populo Romano
ch’al suo voler non acconsente niente
chel suo adorar sarebbe stato vano
ma vuol ch’adori Christo onnipotente
il qual’ha visto in grembo alla sua madre
del’vniuerso n’è fattor’ e Padre.

In quella santa notte in Oriente
si dimostrò vna vampante Stella
la qual tre Magi continuamente
dodici giorni seguitorno quella
senza saper l’vn de l’altro niente
si ritrouorno in vna strada bella
e gionta insieme la gran Baronia
andorno tutta tre di compagnia.

[4v]

Ma quando gionser appresso alla capanna
la Stella si fermò sopra di loro,
trouor quiui la figlia di Sant’Anna
col figlio in braccio senza far dimoro
affaticarsi ciaschedun s’affanna
offerendoli Incesco, Mirra, & Oro,
Gasparo el primo fu che s’appressoe
el primo dono, al buon Iesu donoe.

Et disse, o vero Iddio el mio Thesoro
tel vò donar ch’è Incesco odoroso
per dimostrare che nel celeste Coro
sei sommo Sacerdote glorioso.
& sei salute di tutti coloro
che nel tuo santo Regno haran riposo
Iesu benigno l’incenso piglioe
& Gasparo da parte si tiroe.

Inquestio il gran magnanimo Giocondo
si fece innanzi col Boffolo in mano
Baldassar che fu il Magio secondo
s’inginocchio in terra humile e piano
e disse, o Re che reggi tutto il mondo
vero figliuol di Dio, & huomo humano
questa amara Mirra ti se e spone
significando la tua passione.

[5r]

E da poi si trasse da vn’altra parte
e fessi in nanzi quel piu giouinetto
marchion vltimo Magio che d’ogn’arte
che ingegno haueua messo al Bossoletto
e disse piu profeti in nelle carte
han scritto che tu sei Iesu perfetto
e per figliuol di Dio io te adoro
ti dono questo Bossol che è pien doro

Vltimamente il benigno Signore
prese l’offerta, e a Magi andorno via
perche hebbero da l’Angelo sentore,
che dal Re Rodi non faccin la via,
noi pregheremo quel sommo Redentore
e la sua ma dre Vergine Maria
ceh ne colochi nel suo santo Regno
e faccia il peccator di gratia degno.

A M E N.

[5v]

L’AVE MARIA DISPOSTA.

Ave Virgo sacrata humile, e pia
Di grazia piena tutta graziosa
Aue Virgo Madre Aue Maria.
Dominus tecum nel tuo ventre posa
Quel dolce frutto Vergin benedetta,
Fra l’altre donne sopra ogn’altra cosa
Tu madre, e sposa del tuo figlio eletta
Ora pro nobis miseri peccatori,
Poi che co[n] braccia aperte ogn’hor ci aspetta
Non riguardare a’ graui, e crudi errori,
Maria che’l tuo figliuol ogn’hor offende
Che tratto ci ha del laberinto fuori.
Per liberarci in croce per noi pende
Trafitto il capo di pungenti spine,
ma tristo premio il peccator gli rende.
Pregalo madre, perche tutti al fine
Saliam nel ciel con te questa giornata
Che fia cagion di far l’alme diuine
O madre dolce in ciel glorificata,
Ora à quel santo, e benedetto seme
Madre de peccator nostra aduocata,
Nunc, & in hora mortis nostre. Amen.

[6 r]

(There is a large tear in the page from the top to about halfway down along the beginning of each line of text indicated by a [ ])

LA SALVE REIGNA IN
TERZA RIMA.

[A]ue Virgo Maria del ciel Regina
[M]adre, e fontana di misericordia,
[ ]a speranza à nostra alma meschina.
[ ] Virgo Maria somma concordia
[ ] esclamiam noi esuli, & soli
[ ] Eua figli, che à noi porse discordia.
[ ] noi sospiriam colmi di duoli,
[ ] emendo in questa lagrimosa valle
[ ]Pregiamoti in Maria che ci consoli.
Non volger’hora al peccator le spalle,
Eia ergo aduocata nostra sei,
E però tracci fuor del tristo calle.
Deh non ci abbandonare in tanti homei
Mostra quell’occhio misericordioso
Qual consolar ci può, ò Mater Dei
A noi conuerti il tuo figliuolo, e sposo
Giseu, quel frutto santo, e benedetto,
Il qual nel ventre tuo fece riposo.
Di te Maria, qual fu nato, e concetto,
Tu nobis post hoc exilium ostende,
O Clemens, ò pia, bel virginal letto.
Dolce Maria tu sei da ce dipende


[6v]

Grazia in finita, sol à te grazia è data,
Da te la grazia à noi dal ciel discend[ ]
Dignare me, laudare te sacrata,
Virgo casta, benigna, humile, e d egn[ ]
Saggia, honesta, gentil, prefetta, e gra[ ]
Tu tra le donne portasti l’insegna
Di castità d’ogni virtù Maria,
Donami possa contra quel che regna[ ]
Nel centro, che non habbi l’alma mia.

ORAZIONE DA DIRE LA S[ERA]

Signor in questa tenebrosa valle
Mostrami la lucente, e santa via,
acciò ti possa al fin vederti eguale,
per quell’amor della tua madre pia,
fa ch’io riuolti per sempre le spalle
al mondo, al vizio, & ogni strada ria,
e giorno, e notte il tuo nome contempli
con quel di gaudio il cor nostro riempi.

I L F I N E.

(Pen test scribble in lower corner)