Oratione deuotissima di santo Ignatio martire, al nome di Giesu, chi la dira cinque mattine continue a honor delle cinque piaghe del nostro Signor Giesu Christo, intercedera ogni licita gratia, egli dimandera

Item

Title

Oratione deuotissima di santo Ignatio martire, al nome di Giesu, chi la dira cinque mattine continue a honor delle cinque piaghe del nostro Signor Giesu Christo, intercedera ogni licita gratia, egli dimandera

Printed Prayers Cat. Number

PP10

Publication Place

Venice

Printer/Publisher

Dominico de' Franceschi, in Frezzaria alla Regina

Date

1566

Language

Italian

Format

[4] c. : ill.
14 cm

Description of Illustrations

Woodcut image of Christ Crucified with symbols of the Evangelists and flanked by St. Roch and St. Sebastian on title page
image of the Veronica

Impronta/Fingerprint

a.e, a,u, a,fu nisu (C) 1566 (A)

Repository (Rights Holder)

Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio (Bologna)

Repository Call Number

Inventario: 29041, Collocazione: A.V. G. IX. 1 op. 185

Repository Catalog Link

Edit16/ISTC/USTC Number

Edit16 CNCE 71104
USTC No. 801215

Note

Image of frontispiece and colophon pagse available on Edit 16

Subject & Keywords

Saint Ignatius
Sacred Monogram
Name of Jesus
Five Wounds of Christ

Object Type

chapbook
pamphlet
opuscolo

content

[1r]

ORATIONE DEVO-TISSIMA DI SANTO IGNA-tio Martire, al nome di Giesu, chi la dirà cinque mattine continue a honor delle cinque piaghe del nostro Signore Giesu Chri-sto, Intercederà ogni licita gratia che egli dimanderà.
[Woodcut image of Christ Crucified with symbols of the Evangelists and flanked by St. Roch and St. Sebastian on title page]
[1v]
Oratione de Santo Ignatio, al santissi-mo nome di Iesu.
Ogni cosa col tempo al mondo manca,
E disso luta vien caduca frale
Et de rigida vien debile, e stanca.
Ma il mio sacro Giesu non e mortale
El moi dolce Giesu uiue in eterno
Però douiam tenersi alle sue ale.
Molte cose ho seguite, al fin in scherno
Me son trouato con affanno, e doglia
Et quasi andai sepolto nell’inferno.
Quando a Giesu voltai mia fragil spoglia
Prese gaudio, confto, bene, & pace
Nemai cessai di star di buona voglia,
Caro dolce Giesu fa vna fornace
Del fuoco del tuo amor, dent’al mio petto,
Che eternalmente sia nel ciel viuace
Ciesu dolce Giesu, Giesu car moi diletto
Giesu nome d’amor nome di gratia
Giesu verbo diuin, sommo concetto,
Giesu doue ogni santo in ciel si satia
Giesu sommo thesor, Diuina luce
Giesu consolator d’ogni disgratia.
Giesu eterno amor, Sacrato Duce,
Giesu saluator mondi, o nome santo
Giesu doue ogni effetto il ciel produce.
Giesu somma fortezza, e Diuin manto
Giesu del peccator uero conforto
Giesu che torna in guadio ogni gran pianto.
Giesu scala splendor trionfo, e porto
Giesu sereno albergo de Maria

[2r]

Giesu che rendi luce a l’huom ch’è orto
Giesu speranza della vita mia
Giesu corona de gli eletti in cielo
Giesu nome capace al ben Messia
Giesu che l’esser tutto, e in te per zelo
Giesu soaue amor viua fornace,
Giesu scudo perfetto al caldo gelo
Giesu dator di gaudio, & amor, e pace
Giesu dolce sostegno a l’huom che langue,
Giesu la cui dolcezza ardendo piace
Giesu che con la gratia del mio sangue
Giesu mio conserua ogn’un che more.
Giesu che strugge ogni pestifer’ angue
Giesu ben mio, gaudio, & mio fattore
Giesu mio dolce, riposo a la mia morte,
Che doue arde Giesu arde ogni amore.
Giesu che di pietà apri le porte
Giesu conforto mio dammi il tuo scudo
Giesu fame d’amor costante e forte
Giesu per cui di gaudio ardendo sudo
Giesu sommo dator per tanti beni
Giesu che mai non sei di pace nudo,
Giesu che’l Ciel per tua uirtù sostieni
Giesu, Giesu, questo nome Giesu
Giesu a chi t’inuoca sempre vieni
Giesu mai non serà, ne sia, ne fu
Giesu nome che passi ogni altezza,
Giesu che si può dir volendo piu,
Giesu somma pietà, somma dolcezza,
Giesu sol di giustitia, & di splendore,
Giesu, Giesu, Giesu, damme fortezza.
A 2

[2v]
Che chi nono gusta te non ha amore
Dunue dolce Giesu s’io t’hop gustato
Et vengo a te contrito, e con pur core.
Habbi me buon Giesu deliberato
Dal mio crudel minico, e uogli ancora
Ch’io sia in pace con lui, & in bon stato.
Liberame Giesu, mio dolce anchora
Da praui spirit, perfidi, e maligni
Che sopra me non faccino dimora.
Liberame Giesu, da gli aspri sdegni,
Cioè dalle man d’ogni traditore,
Che sopra me non facin tal disegni.
Liberame Giesu, da quel furore
Di febre aspra, crudele, e dispietata
Per laqual si sostien tanto calore.
Habbi Giesu mia persona guardata
D’ogn’altro mal, d’affanno, & di doglia
si che l’anima mia sia collocata
Appresso a te signor di buona voglia.

I L F I N E.

Dirai questi versi con diuotione.

Fonte velut natum, per mistica santificatum.
Fulgura de sursum, depllit omne magnum.

Laus Deo.

[3r]

LAVDE DI GIESV.

[Woodcut image in a simple two line frame of Veronica holding up the Veronica cloth with the image of Christ’s face crowned with thorns upon it]

O Giesu sommo bene, o magno Iddio
Tu propria verità, bontà infinita
Giesu come tu sei benigno, e pio
Essaudi il priego, e la mia lingua aita
Giesu ch’io laudi il tuo nome giulio
Quanto conuien, & ogni mente inuita
A laudar il tuo nome in ogni canto,
Giesu che a dir Giesu, e dolce tanto.

[3v]

Giesu fa del mio cor un serafino
Ardente, e del suo amor non sia mai satio
Giesu, Giesu, come a San Barnardino
Chiamar te voglio in fin che haurò spatio
Giesu stampa nel cuor questo latino
Come facesti al tuo martyr Ignatio
Giesu che nel suo cuor per tutto i versi
D’oro il tuo nome si potea uedersi.

Giesu questo tuo nome, e si gratioso
Che chi’l contempla n’ha somma dolcezza
Giesu che sei a ciaschedun piatoso,
Che’l tuo nome piu ch’altra ocosa aprezza
Giesu tu sei quel sol luminoso,
Chi ad ogni luce dai la sua bellezza
Giesu quel nome tuo si dolce, e bello
Fu portato dal ciel da Gabriello.

Giesu il tuo nome del ciel in terra
Mandato fu con molta riuerentia
Giesu dobbiam laudare, chi pur erra
Donagli spatio di far penitentia
Giesu il nome tuo l’abisso serra,
Et apre il ciel, come vol tua clemenza
Giesu questo tuo nome, e si giocondo
Ch’è riuerito fin giu nel profondo.

Giesu colui si uol chiamar mendico
Che in suo aiuto non chiama Giesu
Giesu tu se scudo del tuo amico,
In ogni luoco per la tua virtù,

[4r]

Giesu che tante uolte lo replico,
Per gelo di uenir doue sei tu,
Iesu io spero che tu sia con meco
In ogni loco, quando il cor è teco.

Iesu redrizza e’l mio breue camino
Di questa uita, al tuo superno regno,
Iesu io son nel mondo un peregrino
E credo tornar presto donde uegno
Iesu per gratia tua, e sol confino
L’anima mia benche non sia degno
Iesu mio dolce illumina e’l mio core.
Mentre ch’io viua che sia tuo seruitore.

Iesu chi uol trouar pace, e riposo
Altro non cerchi che’l tuo santo amore
Iesu tu sei de noi tanto bramoso,
Che volesti morir pel nostro errore
Iesu fa ch’io t’ami o Iesu gratioso
si che’l tuo nome sempre habbi nel core
Iesu che nel tuo nome ha diuotione
Difendilo Giesu d’ogni offensione.

Iesu per gratia questo mi reputo
Da te, che m’habbi l’intelletto aperto
Iesu che a chiamarti non sia muto
Cosi di mia salute io serò certo
Iesu perche chi ha seco il tuo aiuto
sicuro puo cercare ogni diserto
Iesu questo tuo nome ha tal virtute,
Che le de i peccator vera salute.

[4v]

Giesu dunque chi teco s’accompagna,
O porta il nome tuo con riuerenza
Puo gir sicro per ogni campagna
Ne tema di riceuer uiolenza
Che tua misericordia, e tanto magna
Ch’in ogni loco e la tua prouidenza
Dunque per gratia a che’l tuo nome porta
Ti prego che tu sia sempre sua scorta.
I L F I N E.

Al verbo incarnato. Giulio Bonuncio Veronese.

S O N E T T O.
Dolcissimo Giesu monda il cor mio
Ponendolo col tuo, nel tuo costato
E sa un sol cor accio ch’io sia beato
Essendo teco, e ancor tu meco Iddio,
Altra giogia, altro ben, altro desio
In me non è, ch’esserti incorporato
Et esser sciolto d’ogni mio peccato,
Che senza te son nulla, in te somio.
Manda il tuo foco in me, che’l cor mi affuma
strugendo e’l van disir, e ogn’altra speme
Che ‘l mio rozo intelletto ogn hor alluma
Senza Giesu, il mesto spirto geme,
E la mia stanca vita si consuma
Che vorrei con Giesu star sempre insieme.

I L F I N E.

In Venetia appresso Dominico de’ Franceschi, in Frezzaria alla Regina 1566.