Passione de misser Iesu christo secondo Ioanni

Item

Title

Passione de misser Iesu christo secondo Ioanni

Printed Prayers Cat. Number

PP359

Alternative Title

Passione de misser Jesu Christo secondo Joanni

Publication Place

Venice

Date

1510 - 1519

Language

Italian

Format

[8] carte; 8°

Description of Illustrations

Illustrations

Impronta/Fingerprint

o.to e.ne teei teei (C) 151. (Q)

Repository (Rights Holder)

Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio (Bologna)

Repository Call Number

Inventario132198
Collocazione16. K. VII. 46 op. 4

Repository Catalog Link

Edit16/ISTC/USTC Number

Edit16 CNCE 80874
OCLC 78217127

Edit16/ISTC/USTC Permalink or URL

Related Bibliography

From SBN: Sander, M. Livre à figures italien depuis 1467 jusqu’à 1530, n. 3592

Note

Bound with PP7, PP357, and PP358

Subject & Keywords

Passion
Saint John
Evangelist

Object Type

chapbook
pamphlet
opuscolo

content

[1r]

Passione de misser Jesu christo secondo Joa[n]ni.

[Woodcut of the Flagellation; Christ tied to the column is whipped by two men]

Excelso lume o summon padre eterno
O figliol de Maria Iesu benigno
Venisti in terra per nostro gouerno
Sol per co[n]ducerne nel tuo s[an]cto regno
Cauasti noi del tenebroso inferno
Concede gratia benche non sia degno
Che io possa dir con gran suspiri e pianto
La passion de quel uenerdi sancto.

[1v]

Secondo Ioanni scripse con sua mano
A decenoue capituli e uangelista
Che in quel tempo quel signore soprano
Iesu passo con sua humana uista
Con idiscipuli suoi amano amano
El fiume de Cedron el uangelista
Douera un orto & dentro Iesu intraua
E idiscipuli soi lo seguitaua.

Et iuda chel tradi il luogo sapuea
Con Iesu & con discipuli uera stato
Con la famiglia subito lui giua
Con scribi e pharisei acompagnato
Lanterne assai e lumi seco hauia
Armati tutti andorono in quel lato
Iesu sapendo tutto il conueniente
Ando incontra alla in iqua gente.

E disse a loro che andati cercando
Iesu Nazareno ognuno respondia
Io son Iesu humilmente parlando
Veraui iuda con loro in compagnia
Como Iesu parlo arieto tornarno
Subitamente ognuno in terra cadeua
Vnaltra uolta Iesu gli domandone
Che andati cercando uoi cosi parlone.

Iesu Nazareno ognun de lor respose
Iesu parlando e disse, io ue lho detto
Chio son colui queste parole prepose
Se uoi domandate me dico in effecto [page cut]

[2r]

Lasciate andar costor cosi concluse
Accio che sadimpisse & uerbo netto
Dicendo al padre nissun non ho perduto
Di color che mi desti con saluto.

Ma Simon Pietro hauendo un so cortello
Trasselo fora e feri un seruente
De un pontifice che de Iesu e ribello
Che Malco era chiamato dala gente
Lorechia dritta gli taglio con ello
Iesu gli disse ad Pietro incontinente
Mette nella guaina el to cortello
Che chi ferisse perira di quello.

Come non utou Pietro che ubedisca
E beua il calice che me da el padre mio
A beuere, accioche sadimpisca
Tutta so uolunta e so desio
Perche lhumana gente non perisca
Alhora quella gente con animo piu rio
Preson Iesu ligorno in quel passo
Menarlo ad Anna socer de Caiphasso.

Elqual era pontifice in quel anno
Questo era quel Caiphas chuia dato
Per consiglio ali iudei con affanno
Che no[n] morisse per el populo in quel anno
Et Simon Pietro el giua seguitando
Laltro discipol con seco acompagnato
Seguitauano el signor alto e sereno
Insino a casa con Iesu nazareno.

[2v]

E quel disciplino chera cognosciuto
Dal pontifice intro subitamente
Con iesu in casa de quellhuom saputo
Ma Pietro staua de for lui certamente
E quel discipulo de for fu uenuto
Prego la portenara de presente
E messo Pietro dentro dala porta
La portinara subito fu accorta.

E disse alhora a Pietro non se tu
Discipulo de colui che e qui menato
Pietro rispuose e disse mai non fu
Con esso lui cosi hebbe negato
Li serui e gli ministri staua giu
Atorno ala brascia da ciaschadun lato
Per lo gran freddo che ognuno hauia
E Pietro era con loro in compagnia.

El pontifice a Iesu dimandaua
Di suoi discipuli e dela sua doctrina
Iesue palesamente gli parlaua
Sempre io ue ho dito con lingua latina
Mel tempio e synagoga glinsignaua
Doue che gli iudei ognun sinchina
E in occulto mai non ho parlato
Ma in palese sempre gli ho insegnato

Perche adoncha tu adimandi mene
Adimandane color che mhanno udito
Tu saperai se ho ditto male o bene
E loro tel diranno a tal partito.

[3r]

Ditte queste parole un sante uene
Dette una gottata a Iesu signor gradito
E disse come hai tu cortanto ardire
Nanteal pontifice tu debbe contradire.

Iesu rispose se io ho mal parlato
Del male tu darai testimonianza
Ma se io ho parlato bene perche mhai dato
Et Anna comando senza lianza
Che subitamente lui fusse ligato
Ad Caiphas el mando con sua possanza
Et Simon pietro si staua ad ascolatre
Et loro li incomenzorno adimandare

Non setu discipulo di costui?
Pietro nego, e disse non son io
Alhora disse il cognato de colui
A chi Pietro taglio lorechia con desio
Ne lorto te vidi certo e io ce fui
Pietro nego anchora al pater mio
Pietro tre uolte lui hebbe negato
Subitamente el gallo hebbe cantato.

Subitamente Iesu fu menato
Nella casa doue se dauan le sententie
Ad Caiphas lui si fu apresentato
Per non contaminare le lor presentie
Per far la pascha hauiano apparechiato
Preparandose ognuno con lor scientie
Questo fu la matina ne laurora
Ma non intrarno nel pretorio alhora
{possible missing line or catchword?}


[3v]

Doue che le sententie se dauano
Subitamente Pilato usci de for a
E a Pilato lor lo presentauano
Che accusation hauete con furore
Contra costui, e lor tutti parlauano
Disson se lui non fusse mal fattore
Mai non te lahueressemo menato
Denanti da uoi cosi stretto e ligato.

Pilato disse alhora hora el togliete
E secondo la uostra lege el iudicate
Cosi la uerita uoi trouerete
Risposon li giudei in ueritade
Non e licito a noi quel che dicete
Doccidere nessuno ne far uiltade
E questo aduenne perche adimpisse
Quella parola laqual Iesu disse.

Significando che doueua morire
Pilato alhora nel pretorio intraua
Chiamo Iesu e questo gli hebbe adire
Setu re deli giudei: cosi parlaua
Iesu rispose se questo so dire
Veniua da se o altri laappellaua
Non so iudeo respose Pilato
Li giudei e li pontifici me than dato

Che hai tu facto Pilato diciua?
Iesu respose non e el regno mio
De questo mondo tal parola progiua
Se questo fu certo te dico io

[4r]

Che imiei serui lor combatteria
Non seria sta tradito attale oblio
Dai giudei, ma certo il mio regno
Non e di questo mondo a tal dissegno

Pilato disse a Iesu seitu re?
Iesu rispose e disse tu lhai detto
Chio son re te dico in bona fe
Che per questo son nato al mondo netto
Si che per certo tel diro perche
Per uera testimonianza in effetto
Tutti coloro che in uerita staranno
E la mia uoce bene intenderanno.

Che cosa e uerita disse Pilato
E ditto questo lui de fora usciua
Dali giudei, subito ha parlato
Queste parole inuer de lor diciua
Cason nissuna io non ho trouato
In questo homo cosi gli preponiua
Per laqual cosa lui debba morire
Fate hormai quel che ue in piacere.

Vsanza e si como uoi sapete
Che per la paschalassate un prescione
Costui ue lassero se uoi uolete
El re deli giudei a tal rascione
Cridando non costui, ma ne darete
Baraba ladro a tal conditione
Pilato alhora Iesu fece pigliare
E crudelmente el fece flagellare.

[4v]

E quelli caualieri maluasi e rei
De spine incorono christo iesune
Ah falsi iniqui e crudel can indei
De purpura uestir quel re che fune
Destratio da scibi & pharisei
Venegli intorno quelle crudel persone
Dio te salui dicean quelle brigte
Salutauano Iesu con le sguanziate.

Pilato unaltra uolta usci de fora
Dicendo a loro ue lho qui menato
Cason non ho trouato in lui anchora
E holo molto ben examinato
Iesu de fora fu menato alhora
Con una corona de spine incoronato
Disse Pilato cason nissuna in lui
Non ho trouato crucifigetel uui

Responson li iudei hebbeno a dire
Secondo la nostra lege noi habiamo
Trouato che costi debe morire
Figliol de dio se fece noi trouamo
Quando Pilato questo hebbe asentire
Temette molto piu de cio fu gramo
Alhora nel pretorio lui introne.
Donde setu a Iesu domandone.

Iesu niente non gli respondia
Disse Pilato non mi respondi tu
Tu sai che sopra te ho blia
Di crucifigerte dime che setu

[5r]

Disse Pilato lassare te potria
Alhora gli rispose el bon Iesu
Tu non haueresti de me potestade
Se non lhauessi dala somma bontade.

Ma chi me tha dato nha un gran peccato
Vnde per questo cercaua de lassarlo
Perche Iesu non fosee tormentato
Tutti iudei cridauan per menarlo
Se tu lassi costui sarai priuato
Da Cesaro, non far pensir lassarlo
Pero colui che re se fa chiamare
A Cesaro contradice dalto affare.

Quando queste parole udi Pilato
Iesu per tributnale fece sedere
In un luoco chiamato Licostrato
Loco da dare iudicio al mio pareer
In lingua hebrea Golgata e chiamato
E fu el di nanti pascha ui fo sapere
E questo fu fulhora dela sexta
Iesu de spine una corona in testa.

Pilato disse alhora ali giudei
Ecco el uostro Re, ho rue lo togliete
Cridando tutti quei maluasi e rei
Poi che ne uostre man el crucifigere
Disse Pilato a quei can pharisei
Ecco el uostro Re uoi el pigliarete
Non sara gia crucifixo per mene
Resposon loro Cesar e nostro rene.

[5v]

Alhora Pilato li dette Iesu
Che lo mettesseno in croce a loro piacere
E loro el preso e menarlo insu
Doue se dice Caluario al mio parere
In lingua hebrea Golgota chiamato fu
Quel crucifixono ognun lhebe a uedere
Con doi ladroni la uerita’ non mancha
Vn da man dritta laltro da man stancha.

Scripse Pilato con sua propria mano
El titul de Iesu nel sancto legno
Sopra la testa de Iesu soprano
Molti iudei legiua el titul degno
De Iesu nazareno humano
Re deli giudei per noi fu iusto pegno
Era quello che presso alla citade
Fu crucifixio Iesu somma bontade.

E in tre lingue era scripto quel breue
In lingua hebrea greca, anchora latina
Iesu nazareno Re deli giudei
Disse i pontifici a Pilato con doctrina|
Non dir tu chel sia re ognuno piu rei
Di che lui el diceua la matina
Pilato gli rispose quel chi ho decto
Cosi dico che sia con effecto.

E hauendolo icaualier crucificato
Quel summo Re con tanta passione
Subito i so uestimenti hebben pigliato
E ferno quatro parte a tal rasone

[6r]

Ciaschun de caualier fu contentato
Ognun di lor tornorno a sua masione
E unica tunica uera ben polita
Da nissun lato non era cusita.

Fra loro dicendo non diuidiamo
Questa uesta perche le tutta intiera
Vanti le sorte nu si mettiamo
De cui debba essere con allegra ciera
Le sorte messeno como diciamo
Che sadimpisse la scriptura intiera
Che dice che fra loro hebben diuise
Le uestimente che le sorte hebbeno mise.

Maria madre de Iesu benignio
Staua ad pie dela croce con gran pena
Maria cleophe anchora a pe dell egnio
E la madre de iacobo minora attal disegnio
Maria solome coranto amena
E la madre del fiol de zebedeo
Anchor con loro uera alchun zudeo.

Iesu udendo sua madre affannata
E el discipulo con tanto amaro dolo
E la sua madre glihebe ricomandata
Dicendo femina ecco el tuo figliolo
E la sua madre cade strangosciata
Vedendo con tanta pena el suo figliolo
E quella afflicta madre se leuaua
Che quel discipulo assai la confortaua.

[6v]

E per sua madre lhebbe receuuta
Ioanne euangelista lachrymoso
Iesu sapendo che era compiuta
Tutta sua uolunta e so riposo
Accio che la scriptura fusse tutta
Adimandar da beuere fu mosso
E una sponga quei cani hebben trouato
Fele e aceto ad Iesu hebben dato.

Con una canna in bocca li portaua
Iesu pigliandone lui hebbe parlato
E de quel fele aceto gustaua
E chino el capo e disse e consumato
E rende il spirto, e dio el pigliaua
Nelle so mano che gliha ricomandato
Passo Iesu su in quello amaro legno
Piangea Maria el suo figliol benigno.

E li iudei perche el di dauanti
La pascha perche non remanesse
Qui corpi insu la croce con gran pianti
Pregorno Pilato che rompere facesse
Le gambe ali crucifixi tutti quanti
E poi ognun de croce se toglesse
Venneno caualieri con gran bastoni
Romper le gambe a tuti doi i ladroni.

Cognoseno ben iesu chera passato
Le gambe a lui non li hebbeno a guastare
Vn caualier che Longino era chiamato
E ala croce lui prese andare

[7r]

E duna lancia gli de nel costato
Che sangue e acqua fora hebbe abutaare
Colui che uede queste cose con lianza
Ne rende uera testimonianza.

Colui el sa che el uero sempre a dire
Ioanne el dice acio chel crediate
Che la scriptura slauesse adimpire
Osso di lui niuno non rompiate
Anchora nella scriptura a non mentire
Vederanno colui uoglio che sapiate
Elqual li tormentaranno con pene
E dapo questo li ioseph uene.

Abaramatia e ando da Pilato
Pregolo chel corpo gli piacessi dare
De iesue che su la croce era chiodato
Pilato uoluntier glihebbe ad dare
E alla croce ioseph fu andato
Fra gli discipuli de iesu a non fallire
In occulto per temenza de iudei
De quei crudeli e cani pharisei.

E Nicodemo sieco in compagnia
Elqual Nicodemo in prima gliera stato
Da Iesu de nocte e ciaschun piangia
Vn albarello seco hebbe portato
Aloe myrrha dentro gli stasia
Che quasi cento libre era pesato
Preseno el corpo de Iesu benigno’
[final line cut]

[7v]

Misselo in un lenzol quel corpo sancto
Nouo che mai non era adoperato
Con un piatoso e amarissimo pianto
Ioseph e Nicodemo acompagnato
Dunguenti odoriferi losen tutto quanto
El sepulchro hebbeno portato
Ver lui presso doue fu crucifixo
Vn orto con un sepulchro nouo il fo misso.

O gente christiana hauete inteso
La passion del nostro redemptore
Iesu in su la uera croce fu desteso
Sol per cauare de quel gran dolore
Per nui con tanto stratio fu offeso
Hor piangiamo tutti per so amore
Piangeua Maria a pie del sacto legno
Vedendo morto el suo figliol benigno.

Chi me tha morto o dolce figliol moi
E strasciato tanto in su la croce
O dolce mio conforto e caro desio
Forte piangiaua Maria in alta uoce
Ah cani iudei perche con tanto oblio
O figliol mio con tanto amore feroce
Io non hauia al mondo altro figliolo
Hor sono sconsolata con gran dolo.

Era si grande el crudo amaro pianto
Che li soi occhi pariua do fonte
E simelmente chi staua da canto
Ognun piangiaua con la lor bass[a?] [cut off]

[8r]

Non hauia drapo alcuno Iesu ne manto
Ah crudel gente con dispetti e onte
Po che lhauete morto con gran dolo
Hor son rimasta senza il mio figliolo.

Cosi Maria faciua el gran lamento
Ioseph e Nicodemo e Ioanni
Piangeuano de sopra al monumento
E le altre Marie con bruni panni
Tutti ci asunaremo in un momento
A pianger quello che ci cauo daffanni
Recordatiue del nostro redemptore
Finita e la passione al uostor honore.
¶ Deo gratias. Amen.

¶ Ppoule meus quid feci tibi.

Ingrato senza cor che tho facto io
IN che tho co[n]tristato i[n] che tho afflitto
Rispo[n]di al signor tuo o popul mio
Perche condusse te fora de Egypto
Librero e saluo, & tu per premio & merto
Mhai come un reo sopra la croce
Perche tal modo del ben fare aperto
Cibandoti ogni giorno anni quaranta
Quando eri dentro al sterile diserto
Che piu douia mia dolce sancta
Vigna ti sei per corte a tempo el uino
Che luua aspecta chi la uita pianta
Amara facta sei a me meschino
Ha reso aceto nelo sinistro lato
Vn ferro mi ponesti al cor uicino

[8v]

Per liberarti Egypto ho flagellato
Mandando e primi figlia occasione
E tu uilmente mhai morto e straciato
Tolesti dele man di Pharaone
E tu mhai datto perfido e scorrecto
A sacerdoti toi come un ladrone
El mare te aperse, tu mapristi el pecto
Sempre amor ti portai, tu mhai tradito
Ma morte sei che fusti il mio dilecto
Rinchiuso in nube inanti te son ito
Tuo scorta e guida, e tu giudato mhai
Nanti a Pilato lacero e schernito
Con le mie man la manna iti gitai
E ti con le man tue non se mai lasso
Battermil uiso & radopiar mie guai
Io feci lacqua chiara uscir dun sasso
Per darte bere, a me quendo hauia sete
Porgesti sele in su lo extremo passo
El re de chananei come sapete
Per uoi percossi & uoi la testa mia
Percossa & rotta con le canne hauete
Corona regal sceptro & signoria
Dedi populo a te, tu me de spine
Mincoronasti in dispregio e uilania
Io tho exaltato, e nelle tue ruine
Dato el braccio mio possente e forte
Sopra el troncon di questa croce in fine
Exaltato mhai tu dandomi morte
Finis.