Questa sie la oratione de santo Christoforo, chi la dira o fara dire con bona deuotione non morira de pestilenza.

Item

Title

Questa sie la oratione de santo Christoforo, chi la dira o fara dire con bona deuotione non morira de pestilenza.

Printed Prayers Cat. Number

PP348

Alternative Title

Questa sie la oratione de santo Christoforo, chi la dira o fara dire con bona devotione non morira de pestilenza.

Publication Place

[Italy?]

Date

c. 1530

Language

Italian

Format

[8] p.
16°
14 cm

Description of Illustrations

Illustrations: woodcuts of St. Sebastian, St. Christopher, and St. Roch

Repository (Rights Holder)

Yale University Beinecke Library (New Haven, CT)

Repository Call Number

BEIN 2012 94

Repository Catalog Link

Subject & Keywords

St. Roch
St. Sebastian
San Rocco
San Sebastiano
Saint Christopher
San Cristoforo
plague
fever

Object Type

chapbook
pamphlet
opuscolo
anthrax
mal di carbone

content

[1r]

Questa sie la oratione de santo Christoforo, chi la dira o fara dire con bona deuotione non morira de pestilenza.

[Small woodcuts of Saint Sebastian, Saint Christopher, and Saint Roch]

Santo Christoforo fu de Cananea quindeci cubiti logo fu misurato gran desiderio de seruire hauea al maggior Re che’l mondo sia trouato tanot che in corte del maggior Re staseua hebbe vn bufon vna canzon cantato dauanti al Re, el demonio nominaua il Re per cotal nome di paura tremaua,
¶ Disse Christoforo al Re voglio sapere chi e colui che’l bufone ha nominato e perche tu n’hai paura al mio parere disse lo Re el demonio infernato, Christoforo disse adoncha e di mestere che quel signor io habbia trouato, dami licentia da te vomi partire e al gran demonio io voglio seruire.

[1v]
¶ Partito Christoforo cerco molti paesi, de quel gran dominio domandando indici incontro si li venne de gran gente atesi che vn gran signor seguiuano alla diuici e contra quelli Christoforo el camino presi dicendo che fiti voi cari amici, disse il demonio son quel che vai cerca[n]do Christoforo lo seguiua per ogni via era vna croce sopra vn sentier bello et il diauolo da quella ne fugia, disse Christoforo che cosa ovl dir quello che tu lassa la bona e dritta via, lo demonio rispose io e lo voglio dire ma non voglio che quello tu vada a seruire

¶ E le la croce doue Iesu Christo che fu crucifisso per li peccatori quale fu quella via che tu hai visto e da quel segno senza alcuni dimori el me conuien fugire a limpornisto, disse Christoforo vatene in malhori che Iesu Christo voglio donea seruire perche di te me apar maggior fire.

[2r]
¶ Christoforo per ville, castelli, e cittade il dolce Iesu Christo andava cercando accade che vno Romitto hebbe trouade a quel Romitto de Iesu Christo dimando disse il Romitto te ibaro insegnade se tu voi star nel suo bon comando, se tu voi star nel suo bon comando, disse Christoforo insegnamelo ch’io farai, il tutto quello che me comandarai.
¶ Disse il romitto ti co[n]uien far penite[n\tia se Christo hai desiderato de trouare poi battigiollo con gran riuerentia la fede de Christo li hebbe a insegnare poi disse le da far degiuni e abstinentia rispose Christoforo non posso deguinare, perche io son cosi grande e grosso dame altra penitentia che far posso.
¶ Disse il Romitto eglie vn fiume corre[n]te che per passarlo gran gente li mora se voi seruire a Dio va incontinente a questo fiume senza alcun dimora e si passarai tutta quella gente che forse Christo trouerai allhora, disse Christoforo questo potro ben fare e al gran fiume se misse a caminare.

A ij

[2v]
¶ Hor siando Christoforo al granfiumare vno gran tempo gli hebbe a seruire e Iesu Christo lo volse consolare che in forma dun putino li hebbe parire chiamo Christoforo e disse viene a passare lui guardando non lo sa cernire torno in gabana e disse e mi sognaua, allhora Christoforo ose adormentaua.
¶ Fine a tre volte Christo lo chiamoe Christoforo vsci di fuori riguardando e vide vno putine presto andoe a lasltra riua sempre caminando prese il putino in spalla lo gittoe e molto greue li paria passando disse mi par d’hauer in spall il mondo respose Christo tu l’hai tutto atondo.
¶ Disse Iesu, Christoforo sapi de certo ch’io son quel Christo qual tu vai cerca[n]do se qusto credi vederai per tuo merto quel gran baston che in man vai portando sera fiorito domane e tutto coperto de frutti saporosi per mio comando e per il mondo tu debbi andare el sacro mio euangelio predicare.

[3r]
¶ Dapoi partisse Christo glorioso e san Christoforo il bastone hebbe piantato trouolo de fiori e frutti saporoso in la mattina tutto caricato e Christoforo se parti col cor bramoso ad vna terra de pagani e andato e il sacro euangelio predicaua e molti pagani a nostra fe tiraua
¶ Uno messo la nouella al Re portoe e disse e le vno che souerte la tua gente di san Christoforo tutto il fatto li contoe a duecento caualieri il re fe coma[n]damento che pigliassero Christoforo e lor nadoe e trouon che’l predicaua veramente a la fe di Christo i caualieri son voltati e santo Christoforo li hebbe battigiati.
¶ Tal noua al Re si fu fatto sapere come li cauallieri eran battigiati il Re quatro cento altri caualiere per pigliare Christoforo hebbe mandati andati che furno tutta quest schiere doue Christoforo il preseno e l’han ligato auante al Re si l’hebbeno a menare qual de sua statura faea marauigliare

[3v]

¶ Disse lo Re chi sei tu che inganni la ge[n]te che nostra fede tu vai subornando son Christoforo de cananea me dimando disse lo Re tu sei ben can meseredente io te faro pentir de quel che vai parlando rispose Christoforo lo penser’tuo e salato con lo demonio tu sei acompagnato.
¶ Lo Re si lo fe metter in pregione e poi si li mando doi pecatrice che li donessen dar gran tentatione vna hauea nome Aquilina, e l’altra Nice trouorno san Christoforo alla oratione che poi li predico ocme lhistoria dice e alla fede de Christo li conuertinua e’intrambe doi da lo Re se ne giua.
¶ Disse lo Re e giusto lo Cananeo e loro risposeno eglie homo de Dio el n’ha conuertito noi maluaso e reo alla fe de Iesu Christo iusto e pio, lo Re per la gran rabia si mordeo e a quelle donne gran tormento dasio e tutte doi furono marturigiate da Dio in cielo furono incoronate.

[4r]

Lo re fece tirar Christoforo de pregio[n]e e a vna grossa colonna lo fece ligare e con bastoni de ferro lo flagellone e ossi, e nerui si gli fece spezzare da capo a piedi i membri sanguinone, poi sopra vna catedra el fece setare di ferro ch’era piena di foco ardente con vn elmetto in testa sua scotente.
¶ Ferro, ne brasca, ne elmo, ne fuoco, a san Christoforo non faneua male, quando lo Re vide che li nocea poco e che a Christoforo mullo tormento vale lo fece cauar fuora di quel loco e in su la piaza fece piantar vn pale e santo Christoforo a quello fe ligare da duecento cauallieri lo fece sagittare,
¶ Ma per vitu de Christo omnipotente nessuna saeta toccar non lo potea lo Re si prese vno arco iratamente verso Christoforo la saetta tenedea, e la saetta miraculosamente incontro al Re vn falto la facea e vno occhio li feri ch’era sano lo Re si lasso cader larco de mano.

[4v]
¶ Disse Christoforo o re maluagio e inico io so che la testa doman tagliar me fai ponete a mente quel chio te dico del mio sangue fu locchio il metterai sano sarai senza nullo oblico laltro giorno il Re si comandai che a Christoforo la testa sia tagliato Christoforo verso el ciel tie[ne] li occhi alzato,
¶ O Iesu Christo a voi dimando vn dono che tutte quelle deuote creature che me haueranno in sua deuotione che tu li defendi da ogni sciagura da febre pestilentia, e mal de carbone, alhora Iesu Christo disse con voce pura sia esaudita la tua degna voce e lui se lo segno della santa croce.
¶ El manegoldo la testa glia tagliato l’angelo in cielo quekla anima portata lo Re del sangue suo fu medicato e san come de prima ritornaua quando lo Re se vide esser sanato con molta sua gente se battigiaua hor preghiamo Christoforo con bon core che in ciel voglia esser nostro profetiore.

IL FINE.