La deuotissima oratione allo Spirito Santo, utile a ogni diuoto, e fidel christiano. Con due laudi al nostro Signore Giesù Christo, nuouamente aggionte, & ristampate

Item

Title

La deuotissima oratione allo Spirito Santo, utile a ogni diuoto, e fidel christiano. Con due laudi al nostro Signore Giesù Christo, nuouamente aggionte, & ristampate

Printed Prayers Cat. Number

PP224

Date

15--

Language

Italian

Format

[4] c.; 8°

Impronta/Fingerprint

a.a, i,o, i,o, i.o, (C) 15.. (Q)

Repository (Rights Holder)

Biblioteca Apostolica Vaticana (Vatican City - Rome)

Edit16/ISTC/USTC Number

Edit16 CNCE 39161
USTC No. 762346

Subject & Keywords

Holy Spirit
faithful Christian
lauds
Jesus Christ

Object Type

chapbook
pamphlet
opuscolo

content

Notes on transcription:
- I have converted u & v in this example
-some of the accent marks look like they have been written in others printed, have kept all in transcription
-pages not numbered but begins on 184 of compilation


(1v)

Woodcut of Christ in Benediction with Virgin Mary in Prayer

Trinità Santa, un solo, e vero Iddio
Padre, Figliuolo, divin Spirito Santo,
concedi gratia a l’intelletto mio,
ch’io possa dir in versi, & humil canto
del Spirito Santo gratioso, e pio,
amor che accende i cuor di gratia tanto
la sua divota, & santa oratione,
col cuor contrito, e interna devotione.

O immenso spirito santo amor eterno,
senza principio, senza mezo, & fine,
congiunta detà, al padre superno,
& figliuol similmente senza spine,
persona descendente com’io scerno,
dal padre, e Figliuol per gratie divine,
pregoti, se son degno, di pregarti,
chel tuo divino amore ne comaprt.

E volgi gliocchi al gran bisogno aitarne,
come se di clementia un amplo fiume,
accio dai gran peccati habbi a levarne,
facendoci veder tuo santo lume,
& da man de nemici liberarne,
non si pozan con tue divine piume,
non ci lassar perir Spirito santo,
accendi de fideli il cuor alquanto.

O Spirito santo, almo, e divin spendore,
gratia che se d’ogni gratia dottata,
si como dimostrasti il grande amore
nel santo giorno di Pasca Rosata


(2r)
ai santi Apostoli con ardente ardore,
con lingua accesa, di fuoco avampata,
di Sprito santo piena, & di ogni gratie,
facendo le alme lor, de ogni ben satie.

Per tal gratie che in te, e tanti, & tali
doni, che largir possi, tra la gente,
infonde Signor mio, a noi mortali,
alquanto del Divino fuoco ardente,
che abbrusi, & scassi nostri horribil mali,
& fanne mondi, e lieti, & innocenti,
e non guardar Signor che non sian degni,
de chieder gratia, come di error pregni.

Ma guarda Signor mio a tua bontade,
e a tua misericordia che infinita
perdona a nostra gran fragilitade,
& alla nostra breve, e miser vita,
vita non gia, ma gran calamitade,
accio fuggir possiam, la mortalilita,
non ne lassare Signor perirre in pene,
campane fuor, de queste gran catene.

O Spirito santo, Raggio frutuoso,
ricordati del gaudio, che prendesti.
quando da Gabriel illuminoso,
fusti chiamato, da i seggi celesti,
e mandato al padre dilettoso,
nel ventre di Maria, dal Ciel scendesti,
che per te fu dapoi ricuperata,
la humana gente, che era tutta dannata.

(2v)

Si come questa gratia le altre eccede,
Signor eccelso, e vivo Spirito santo,
da cui pace, & amor ogni hor procede,
cosi vi prego, che esaudissi alquanto,
lo humil tuo servo, & per lui intercede,
inanzi al Padre, e al Figliuol che vi è a canto,
con la sua Madre, vergine benedetta,
che la humil sua oration, non sia negletta.

O Spirito santo, verbo incarnato,
in forma di una candida Columba,
nel ventre di Maria immaculato,
remove il velo, che mortali adombra,
acciò ogn’un sia Signor chiarificato,
e via trovi, de uscir, de oscura tomba,
la via dico, di salir, al Cielo,
sprezando il mondo reo, tristo, e felo.

O Spirito santo raggio penetrante,
petto marmoreo, petto Adamantino,
penetra nel cuor mio, che ignorante,
pigro al ben far, duro, aspro, e ferino,
fallo Signor mio fermo, e costante,
di bene in meglio, de sera, e daa mattino,
& simil a ciascun , che sia protervo,
convertilo Signor, per tuo bon servo.

O Spirito santo, arbor, fior, & frutto,
pien di dolcezza, pien di caritade,
Signor che il Ciel, e ciò creasti in tutto,
sovieni alle nostre adversitade,

(3r)
fa signor mio gustar, tuo dolce succo,
a chi te chiama, con sinceritade,
resicia Signor mio, il sitiente,
Vedove, pupilli, e ogni altro indigente.

O Spirito santo, raggio caritativo,
raggio cocente, ogni indurato cuore,
degnati Signor mio, di esser preclivo,
& alleviar lo immenso, aspro dolore,
e le donne nel parto, suo estivo,
pur che ti chaman, con sincero amore,
adombrale Signor, per tua pitade,
come la vergine festi, per tua bontade.

E cosi al pelegrino errante, e perso
in Mar, o in terra, o dove chel sia,
defendilo dal suo nemico adverso,
col raggio tuo, mostragli la via,
digir al Cielo, essendo a te converso,
fagli Signor mio, dolce compagnia,
per questa valle scura, e tenebrosa,
cvhe ha nome vita, al passo si paurosa.

E ciascun altro, Signor mio verace,
el qual te invochi, over altri, per lui,
rengigli Signor mio, eterna pace,
e guidal salvo for, de i regni bui,
rinnovelo Signor, de contumace,
& fallo degno delli Regni tuoi,
& scampa ogn’un da pene dello inferno,
come uoi farlo, Siggnor mio superno.

(3v)

O buona gente, che havete ascoltato,
la humil oration, del Spirito santo,
ciascun di voi, serà certificato,
chi la dirà, con humil voce o canto,
o farà dire, senza esser errato,
trenta mattine, da perse in un canto, sarrà illuminato, dal Spirito divino,
fonte di caritate, unico, e trino.

E donna ancor, che sia per partorire.
che legger faccia, con divotione,
partorirà, senza duol, e martire,
e similmente, per ogni regione,
sicuro anar potrà, senza perire,
chi adosso porara, la oratione,
per lo Spirito santo, Iddio beato,
che in ciel, e in terra, ne sia bon advocato.

Sancti spiritus, domine corda nostra mundet
infusio, & fui roris intima aspersione foecundet. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum. Qui tecum vivit, & regnat in unitate Spiritus sancti Deus. Per omnia secula seculorum. Amen. Laude al Signore.

O Superno, e alto Iddio,
che del tutto sei fattore,
ti preghiam, con humil cuore,
che adempi, il nostro desio.

O infinita sapientia,
Padre, & figliuol di maria,
te preghiam, con voce pia,

(4r)
che ne scampi, de influentia.

O splendor dell’universo,
nostra speme, e nostra vita,
tua bontà, che si infinita,
ne peroni, il tempo perso.

O a noi, ferma certanza,
che giamai, venisti meno,
a color, che nel tuo seno,
hanno posto, ogni speranza.

O benigno, pio, clemente,
o Signor, delli Signori,
pene, angustie, con dolori,
lieva a noi, Signor piacente.

O immenso Dio eterno,
immortale, & invisibile,
scampa noi, dalle horribile,
crudel pene, dello inferno.

Scampa noi, o Giesu pio,
da i nemici de la fede,
e ciascun che in quella crede,
fallo in Ciel teco giulio.

O Superno, & lto Iddio,
che del tutto sei fattore,
te preghiam con humil cuore,
che adempi el nostro desio.

Laude al Signore

IN nulla si vol por la speranza,
Salvo che a suo Signore,
ogni altra cosa, e pien di errore.

(4v)

Ciascuna cosa manca infuor che Dio,
perche gliè sol perfetto.
chi pon nelle richezze il suo desio,
o nel carnal diletto
ha perso l’intelleto, e la memoria,
chi vuol fruir la gloria
di questo mondo van, glievi lo amore.

In che porren la speme, ne gli stati,
che volgon come folgia,
guarda Alessandro, & gli altri sir passati,
beato a chi si spoglia
del mondo pien di doglia, e pien d’affanni,
come fa san Giovanni
che gioventu fuggi con granfervore.

De i ben che son fugetti alla Fortuna,
glievamone il desio,
perche si volgon come la Luna,
chi po dir questo è io,
salvo che il vero Dio, che ce gli presta,
& di torgli non resta,
perche tu non ci ponga tanto amore.

Hoggi sei ricco e, bello, e sanio, e forte
doman non sarai nulla,
perche ogni cosa ti torrà la morte,
con pianti, & con gran urla,
pazzo è chi si trastulla, in questo mondo
che par vago, & giocondo,
& di gran guai è pieno, & di dolore.

IL FINE.