Oratione deuotissima di Santo Rocco. Con le sua Antifone et prece.

Item

Title

Oratione deuotissima di Santo Rocco. Con le sua Antifone et prece.

Printed Prayers Cat. Number

PP154

Alternative Title

Oratione deuotissima di santo Rocco. Con le sua [!] antifone & prece

Date

[15--?]

Language

Italian

Format

[4] c.; 8°

Impronta/Fingerprint

dodo iose iose iose (C) 15.. (Q)

Repository (Rights Holder)

Biblioteca universitaria Alessandrina (Rome)

Repository Call Number

Collocazione XV f2.19 31
Inventario LA 001037150 / 1 v.

Repository Catalog Link

Edit16/ISTC/USTC Number

Edit16 CNCE 75474
USTC No. 763536

Related Bibliography

Baldacchini, Lorenzo.
Bibliografia delle stampe popolari religiose del XVI-XVII secolo. Biblioteche Vaticana, Alessandrina, Estense.

Note

Frontispiece available on Edit 16 website

Subject & Keywords

Saint Roch
San Rocco
antiphon
pilgrim

Object Type

chapbook
pamphlet
opuscolo

content

[1r]

Oratione deuotissima di Santo Rocco. Con le sua Antifone et prece.

[Woodcut image of Saint Roch dressed as a pilgrim with a staff, lifting the hem of his tunic; in a cape with a halo; rays of light emanate behind him]

[1v]

RICORRO al tuo aiuto eterno Dio
come seruo fedel con humil core
pero che senza quello il voler mio
non harebbe da se nessun valore
donami grazia secondo il disio
ch’io possa dire à tua laude & honore
diuotamente a tutte le persone
di santo Roccho la bella orazione

Hora io prego ogni creatura
ch’ascoltin le parole volentieri
trouasi come parla la scrittura
che santo Rocco fu da Mompolieri,
possente di ricchezza oltra misura
& figliuol fu dvu degno Caualieri
signor di Mompolier Messer Gioua[n]ni,
essendo Roccho in eta di cinque anni

Cominciò con digiuni e penitenza
à seruir a Giesu con humil core,
facendo al corpo suo grande astinenza
di dodici anni piacque al creatore
ch’il padre suo facessi dipartenza
di questa vita, & gionse all’ultime hore
& à Roccho lasciò che dispensasse
molto tesoro, & per Dio lo donasse.

[2r]

Ogni sustanzia di ben temporali
Rocco donò che non gli restò nulla
à Chiese à monisteri, & a spedali
à vedoue, & dotò qualche fanciulla
sol per fuggire i piacer sensuali
non si lasciando il valer d’una frulla
poi con la tasca bordone, e eappello
come fa vn pellegrin si partì quello.

Di suo paese, fuor secretamente
accattando per tutte le contrade
& cosi capitò ad Acqua pendente
ch’era di morbo in grade auuersitade
essendo Rocco ad vn spedal present
& chiedendo per Dio la caritade
lo spedalingo gli dette licenza,
dicendo fuggi la gran pestilenza.

Ma subito san Rocco gli rispose
non dibutar che con sommo desio
partecipe farò a tutte le cose
a tal gouerno per l’amor di Dio
& finalmente al suo voler dispose
Rocco, lo spedalingo giusto & pio
& in quel luogo Rocco dimorando
tutti gl’infermi veniua sanando

[2v]

Mentre che gli amborbati gouernaua
con carita, & con perfetto amore
col segno della croce gli segnaua
nel nome di Giesu vero signore
& cosi quella terra liberaua
& poi si diparti con gran feruore
pellegrinando quanto la via il mena,
cosi andando lui gionse à Bolsena

Là doue il morbo facea gran fracasso
a Rocco prese gran compassione
andando per la terra à ogni passo
sanadno di quel morbo assai persone
col segno che discacia Sathanasso
e cosi quella terra liberone
di tale crudele ponderosa soma
poi partissi di quiui & andò à Roma

Non si potre mai dire la contritione
che Rocco dimostrò de suoi peccati
andando a visitar con diuotione
per tutta Roma que luoghi beati
dal Papa egli hebbe la benedizione,
da Cardinali, Vescoui & prelati
tutta Roma dal morbo liberoe
poi alla Città di Rimini n’andoe,

[3r]

Pel morbo grande ch’era con le carre
si portauano e morti a seppellire
secondo che l’autore scriue e narra
Rocco fe tutto quel morbo finire
poi si parti di quiui e andò a Nauarre
& Agubbio si distese à non fallire
doue era la medesmia influenza
& d’iui poi se n’ando à Piacenza.

Dou’era il morbo grande & micidiale
Rocco gli visitaua con effetto
la notte essendo lui nello spedale
gli prese il morbo dormendo nel letto
la febre grande, & la pena l’assale
per modo che gittaua fuor del petto
sospiri & muglia per la passione
che à gl’altri daua grande alterazione

Lo spedalingo fuor l’hebbe cacciato
dello spedale, & stando nella via
lo spedalingo n’era biasimato
ma in tal modo à tutti rispondia
chel pellegrin di fuora hauea portato
la pestilenzia si crudele & ria
fuor della Terra lo mandor soletto
ma lui se n’andò dreto à vn boschetta

[3v]

Et vna capannetta che trouoe
iui si staua Giesu ringraziando
& finalmente la piaga sanoe
& Rocco nella Terra ritornando
tutta quella dal morbo liberoe
col santo segno Dio magnificando
l’Angel gli apparue e disse che torn
in suo paese e piu non dimorassi

Cosi si dispartì di quel paese
& caminanado giunse nella magna.
& gallia all’hora era in gran contese
con l’esercito grande alla campagna
il signor della Terra Rocco prese
ma Rocco paziente non si lagna,
che sia vno spion crede il signore
& subbito il fa mettere in prigione

Rinchiuso stette Rocco in vna Torre
cinque anni doue fe gran penitentia
& sempre con feruore a Dio ricorre
& come piacque all’eterna potenza
volse quest’alma dal corpo disciorre
vn Angel gli mandò alla presenza
& disse à Rocco domanda che gratia
tu vuoi da Dio, & sia tua mente sazia

[4r]

Et detto questo l’anima spiraua
el santo corpo in terra fu disteso
in tal maniera il santo si trouaua
in mezzo à duo doppier ciascun acceso
l’vno alla testa, & l’altro à piedi staua
& con lettere d’or s’ho ben compreso
in vna tauoletta era il suo nome
& figliuol di chi era, & chi & come

Et per lettere d’oro quel Signore
conobbe come Rocco e suo nipote
& n’hebbe passione & gran dolor
& con le mani il viso si percuote
poi seppellir lo fece à grande honore
& molte gene furno sue diuote
San Roccho grazioso, humile e pio
sempre prega per noi in cielo DIO.
I L F I N E..

Antifona di san Rocco

BEATVS vir qui inue[n]tus est sine macula
& qui post aurum no[n] habuit nec sperauit
i[n] pecunia tesauris qui est hic & laudabimus
eum fecit enim mirabilis in vita sua.
Ver. Ora pro nobis beate Rocche.
Resp vt digni efficiamur promissioni bus
Christi.

[4v]

Oratio.

DEVS qui gloriosus in gloria sanctorum
& cunctis ad eorum patrocinia confugien
tibus sue petitionis salutarem prestas effe-
cttum, concede plebi tue vt intercedente,
beato Rocco confessore tuo que in eius ce
lebritate se deuota exhibet à la[n]guore epidi
mie que i[n] suo corpore pro tui nominis glo
ria passus est fit libera & à tuo nomini su[]
p fit deuota. per dominum nostrum Iesum
Christum filium tuum, qui tecum viuit &.
regnat in vitate spritu sa[n]cti deus. per om
nia secula seculorum, Amen.

F I N I S.