La deuotissima orazione di santa Maria Perpetua. In ottaua rima. Composta per san Gregorio papa

Item

Title

La deuotissima orazione di santa Maria Perpetua. In ottaua rima. Composta per san Gregorio papa

Printed Prayers Cat. Number

PP73

Alternative Title

La devotissima orazione di santa Maria Perpetua. In ottava rima. Composta per san Gregorio papa

Creator

Pope Gregory

Publication Place

Florence

Printer/Publisher

Giouanni (Giovanni) Baleni

Date

1588

Language

Italian

Format

[4] c.

Impronta/Fingerprint

a.ta gelo gelo gelo (C) 1588 (A)

Repository (Rights Holder)

Biblioteca statale (Lucca)

Repository Call Number

Inventario LIA 38168
Collocazione E. V.h.8.24

Repository Catalog Link

Edit16/ISTC/USTC Number

Edit16 CNCE 17006
USTC No. 801477

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Descrizione ragionata delle stampe popolari della Governativa di Lucca - Matteucci, Luigi

Subject & Keywords

Saint Mary of Perpetual Help
Saint Gregory

Object Type

chapbook
pamphlet
opuscolo

content

[1r]

LA DEVOTISSIMA ORAZIONE DI SANTA MARIA PERPETVA.

In Ottaua rima.

Composta per San Gregorio papa.

[Woodcut image of the Virgin Mary holding the Christ Child atop the crescent moon with rays emanating from their bodies, both are haloed and the Christ Child holds the orb with the Cross on top, in a decorative frame with floral corners and knots on the borders]

[1v]

Madonna Sant a Perpetua & pia
Vergine Ma dre del Signor superno
tu di nostra salu te sei la via
della rendention colonna & perno
concedi grazia alla memoria mia
che laudar posta lo tuo nome eterno
& spira il tuo valor nel basso ingegno
benche di tanta grazia non sia degno

Deh degnati il mio prego esaudire
ò dolcissima Vergine Maria
ò madre del tuo figlio sposo & sire
ò madre di pietà & cortesia
fontana piena d’ogni cortesia
di charità, pietà, benigna & pia
del Cielo & della terra imperatrice
& sopra tutte l’altre in ciel felice.

Tu sei Stella del Mar, porta del Cielo,
colonna & scala del superno regno
donna del mondo, che di ardente zelo
di charità tu passi ogni alto segno
gaudio de santi, sotto del tuo velo
tu fai il peccator di grazia degno
& di tutti Christiani sei la colonna
honore & gloria di ciascuna donna.
Camera

[2r]

Camera sei dello Spirito Santo
& di tuttte le vergine se il fiore
alma di Christo preziosa tanto
vestita di mirabile splendore
ne lingua referir potrebbe quanto
degna tu sei di laude & di honore
& per l’humiltà grande che in te regna
tha fatta il tuo figliuol in Ciel si degna.

Si che per tanto madonna dolcissima
col cor sincero & lacrimoso aspetto
alla tua deita si pietosissima
ricorro & priego te con grande affetto
per quel dolor e quella doglia asprissima
che vn pungente coltel fu nel tuo petto
la parola che disse Simeone
quando il tuo figlio in braccio ti posone.

Nel tempio quando il tuo dolce figliuolo
fu circonciso secondo la legge
libera me da ogni affanno & duolo
& spegni de nimici miei la gregge
cosi dall’infernale ardente stuolo
libera me & nelle sante legge
fa che l’anima mia sia collocata
nel regno doue tu se incoronata.
A ii

[2v]

Prieghoti madre pel dolor secondo
quale in hierusalem tu riceuesti
quando Iesu il tuo figliuol giocondo
stette tre giorni che tu nol vedesti
che’tu lieui da me lamor del mondo
& alla fine tal graita mi presti
chi habbi spatio di confessione
& penitentia & vera e contritione.

O dolcissima madre di Iesu
ancor ti priego pel terzo dolore
qual tu hauesti che si grande fù
quando quel popol crudo & pien derrore
con tanta iniquitade & ingratitù
Iesu pigliorno come vn traditore
libera me da nemici del mondo
& l’anima d’andar giu nel profondo.

Ancor ti prego vergin gloriosa
pe’ l quarto duol che per Iesu gustasti
che tu preghi colui di chi sei sposa
che riscaldi il mio cor tanto che basti
& facci si lamente luminosa
ch’io seguiti il cammin che mi mostrasti
& di Spirito Santo in gran feruore
mi facci sempre mai ardere il core.
E pel

[3r]

E pel quinto dolor madre snta
quando mie vita sia a l’vltim’hora
ti priego che mi doni grazia tanta
che ti piaccia venir senza dimora
dall’alma mia, & fu doue si canta
menarla oue ogni santo in Ciel t’onora
& per ogni dolore & allegrezza
libera me del mondo d’ogni asprezza.

Ancor ti priegho per la passione
del tuo figliuolo che fu tanta dura
per le sante parole che parlone
in croce, & per la santa sepoltura
& per la santa sua resurrezione
& per la Ascensione in tanta altura
doue siede a man destra del suo padre
habbi pietà di me vergine madre.

O dolce madre di misericordia
per tutte l’allegrezze & pe dolori
ch’auesti al mondo & per quella concordia
quale, fra te el Signor de Signori
esaudi questa mia semplice esordia
& non guardar a mia commessi errori
ma per quella pietà che in te regna
fa nel conspetto tuo mia prece degna
Risguarda

[3v]

Risguarda madre alle lagrime mia
chel mio core e dogni colpa dolente
non risguardare alla mia vita ria
ne all’opere mie tanto fetente
ma per la tua infinita cortesia
esaudi il prego bench indegnamente
à te madre di Dio per gratia io mando
con lagrime & sospir dal cor verranno.

Libera me dalla tribulatione
che l’alma afligge el orpo tanto stratia
difendimi da tutte le persone
che m’hanno in odio ò tengano in disgratia
& scampami da ogni traditione
& fa la mente mia del tuo amor satia
& fammi grato d’ogni benefizio
& discaccia da me l’errore e’l visio.

O dolcissima vergin benedetta
per tutti e modi che si può pregharti
ti pregho & pregho che sia accetta
mia prece. & tante lagrime che ho sparti
& sopra tutto l’alma poueretta
venga nel tuo bel regno ad onorarti
come ella brama aspettando desia
ò dolcissima Vergine Maria.
Aue

[4r]

Ave Regina donna incoronata’
Luce speranza d’ogni peccatore
Che sempre mai tu se nostra auuocata
Tu partoristi quel Iesu Signore
Che trasse noi delle pene infernale
Et non curò morire per nostro amore
Deh priegha lui madre celestiale
Che doni a noi quel glorioso regno
Doue ogni tuo diouto sempre sale
Bench’io non sia di tal grazia degno
Pregoti che non guardi al mio peccato
Che veder possa il tuo verace regno.
Vergine, bella io sono inginocchiato
dinanzi à te che se di grazia piena
Deh prega Dio quando sarò passato
Che doni a me quella gloria serena.

IL FINE.

In Firenze appresso Giouanni Baleni. 1588.

[4v]

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